Sulla porta
Mamma' son qui con le valigie sulla porta
in macchina c'e' un uomo che mi sta a aspettare
la verita', lo so, ti lascera' sconvolta,
quell'uomo e' il mio primo vero amore.
Con lui mi sento libero e felice,
vivremo insieme, abbiamo gia' una casa.
Non sono piu' un bambino, mamma, abbassa quella voce:
smetti di far la vittima indifesa!
Perche' cosi' hai perduto anche tuo marito,
quel povero leone che scappo' come un coniglio,
davanti al mostro del tuo amore arrugginito
e ti lascio' in ostaggio questo figlio.
Mamma' son qui con le valigie sulla porta
con tutti i dubbi e tutti i miei casini,
pero' mi sento forte e per la prima volta
io me ne frego degli orecchi dei vicini!
Sulla porta! Sulla porta!
Quante volte mi hai fermato sulla porta
con quei falsi crepacuore
che svanivano all'arrivo del dottore.
Mamma' nella mia stanza ho messo a posto tutto
le chiavi le ho lasciate li', sulla credenza.
Mi manchera' il sorriso del tuo caffe' a letto,
quel nostro paradiso dell'infanzia.
Quando il mio desiderio era quello di piacerti
allora col rossetto e con il tuo ventaglio
in bagno mi truccavo per assomigliarti:
ero orgoglioso di essere tuo figlio!
Ma un maledetto pomeriggio dell'adolescenza
studiavo insieme ad un ragazzo e per la timidezza
sentivo dentro un misto di piacere e sofferenza
e mi scappo' sulla sua gamba una carezza!
Oh mamma, son stato troppo tempo qui su questa porta
all'ombra dei colori della tua sottana,
a letto con le donne ci son stato ma ogni volta
tornavo al mio segreto come un lupo nella tana!
Sulla porta! Sulla porta!
Tu sapevi e mi fermavi sulla porta!
E chiudevi le mie dita
e i miei sogni sulla porta della vita!
Mamma' son qui su questa porta dell'ipocrisia
con il mio posto fisso e una carriera promettente,
come un perfetto esempio della media borghesia
che non puo' avere scandalosi sentimenti!
Oh mamma, non capisci come e' falsa la morale?
La maschera di fango bagnata nell'argento.
Sono un diverso mamma! Un'omosessuale!
E questo tu lo prendi come un tradimento.
Sulla porta! Sulla porta!
Io vorrei che tu sapessi perdonare!
Una volta, una volta,
non buttare sulle mie ferite il sale!
Come adesso, sulla porta,
che mi dici: vai, per te io sono morta!
Sono morta, sono morta,
e mi sbatti sulla faccia questa porta!
in macchina c'e' un uomo che mi sta a aspettare
la verita', lo so, ti lascera' sconvolta,
quell'uomo e' il mio primo vero amore.
Con lui mi sento libero e felice,
vivremo insieme, abbiamo gia' una casa.
Non sono piu' un bambino, mamma, abbassa quella voce:
smetti di far la vittima indifesa!
Perche' cosi' hai perduto anche tuo marito,
quel povero leone che scappo' come un coniglio,
davanti al mostro del tuo amore arrugginito
e ti lascio' in ostaggio questo figlio.
Mamma' son qui con le valigie sulla porta
con tutti i dubbi e tutti i miei casini,
pero' mi sento forte e per la prima volta
io me ne frego degli orecchi dei vicini!
Sulla porta! Sulla porta!
Quante volte mi hai fermato sulla porta
con quei falsi crepacuore
che svanivano all'arrivo del dottore.
Mamma' nella mia stanza ho messo a posto tutto
le chiavi le ho lasciate li', sulla credenza.
Mi manchera' il sorriso del tuo caffe' a letto,
quel nostro paradiso dell'infanzia.
Quando il mio desiderio era quello di piacerti
allora col rossetto e con il tuo ventaglio
in bagno mi truccavo per assomigliarti:
ero orgoglioso di essere tuo figlio!
Ma un maledetto pomeriggio dell'adolescenza
studiavo insieme ad un ragazzo e per la timidezza
sentivo dentro un misto di piacere e sofferenza
e mi scappo' sulla sua gamba una carezza!
Oh mamma, son stato troppo tempo qui su questa porta
all'ombra dei colori della tua sottana,
a letto con le donne ci son stato ma ogni volta
tornavo al mio segreto come un lupo nella tana!
Sulla porta! Sulla porta!
Tu sapevi e mi fermavi sulla porta!
E chiudevi le mie dita
e i miei sogni sulla porta della vita!
Mamma' son qui su questa porta dell'ipocrisia
con il mio posto fisso e una carriera promettente,
come un perfetto esempio della media borghesia
che non puo' avere scandalosi sentimenti!
Oh mamma, non capisci come e' falsa la morale?
La maschera di fango bagnata nell'argento.
Sono un diverso mamma! Un'omosessuale!
E questo tu lo prendi come un tradimento.
Sulla porta! Sulla porta!
Io vorrei che tu sapessi perdonare!
Una volta, una volta,
non buttare sulle mie ferite il sale!
Come adesso, sulla porta,
che mi dici: vai, per te io sono morta!
Sono morta, sono morta,
e mi sbatti sulla faccia questa porta!